Il Teatro di Delos |
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Tra le escursioni a Mykonos, suggeriamo due principali tour di rilevanza turistica: le rovine di Delos e l'altopiano di Ano Mera.
Le rovine a Delos: gli scavi archeologici
Le rovine dell'antica Delos danno una completa immagine del glorioso passato di questo sacro isolotto, a poche miglia marine ad ovest di Mykonos.
I primi battelli per Delos partono dalla darsena nella zona ovest del porto di Mykonos tutti i giorni dalle 8:30-9, tranne il lunedi, giorno in cui l'accesso all'isola è vietato. L'ultimo rientro del caicco da Delos a Mykonos (alcuni fanno spola verso le spiagge, con sosta a Platys Gialos ed Ornos) è di solito verso le ore 15:00.
La città antica si trova sulla costa occidentale, su un terreno pianeggiante, talvolta paludoso, che a sud sale verso il monte Kythnos, dalla cui vetta (113 m) si gode un magnifico panorama delle vicine Cicladi.
Gli scavi archeologici di Delos ebbero inizio nel 1872. Una volta giunti nell'area archeologica, il Porto Sacro rimane sulla sinistra e quello commerciale sulla destra, mentre davanti sorge l'Agorà dei Compitali (mercanti romani che ponevano le offerte a Ermes al centro della piazza del mercato)
Percorrendo la Via Sacra si raggiungono i tre gradini di marmo del santuario di Apollo. Sulla sinistra si trova la Stoà dei Nassi, mentre a destra anticamente sorgeva un'enorme statua di Apollo (distrutta accidentalmente nel 417 a.C.)
Lungo la Via Sacra, sul lato destro, sorgono l'uno dopo l'altro tre templi di Apollo: il Tempio Delio, quello Ateniese e il Porinos, il più antico, datato al VI secolo a.C.
Andando verso il museo, si trova il santuario di Dionisio, con i suoi falli di marmo posti in cima ad alte colonne.
Sulla destra, alle spalle del tempietto di Latona, si apre la vastissima Agorà degli Italiani, con le famose statue dei leoni posti a guardia della zona sacra (pochi leoni ne sono rimasti e visibili nel locale museo o ad Atene)
Di fronte ai leoni si trova il Lago Sacro (oggi secco) ove Latona diede alla luce i gemellini Apollo ed Artemide. Sulla sponda opposta sorgono le mura erette nel 69 a.C. a difesa della città.
Sempre partendo dall'Agorà dei Compitali, in direzione opposta, si giunge nell'area urbana, nel cosiddetto Quartiere del Teatro, dove sono stati portati alla luce i resti di alcune abitazioni come la Casa di Dionisio, di Celopatra, del Tridente, delle Maschere e dei Delfini, così chiamate in base al soggetto dei mosaici.
Del Teatro, purtroppo, oggi non rimane molto, anche se si conta che avesse avuto una capienza di 5500 spettatori.
Prendendo il sentiero che dietro al teatro porta alla cima del monte Kythnos, si giunge al Santuario di Zeus ed Atena, da cui si gode un panorama spettacolare sugli scavi archeologici e sull'arcipelago delle Cicladi.
All'inizio dell'ultimo tartto di sentiro, prima della vetta, c'è un percorso secondario che porta all'Antron di Kythnos, l'Antro di Ercole, una bellissima grotta la cui copertura è costituita da gigantesche lastre di pietra giustapposte.
Ano Mera
E' il secondo centro urbano di una certa rilevanza sull'isola di Mykonos, con tanti appartamenti e studios dove soggiornare, oltre ovviamente al capoluogo Chora.
Si sviluppa su un ampio e fertile altopiano, con il suo monumento più importante, rappresentato dal cinquecentesco Monastero di Panagia Tourliani, visitabile tutti i giorni della settimana (chiuso tra le ore 13 e 14).
Si caratterizza per i suoi tetti rossi, per il campanile del settecento fatto interamente in marmo e per una serie di icone cretesi conservate al suo interno.
La piazza centrale in cui sorge il convento, ha purtroppo, un aspetto piuttosto dimesso, con una serie di costruzioni basse che sorgono ai suoi lati e qualche decente ristorantino.
Appena fuori dal centro, sulla strada per Chora, è possibile visitare un monastero della fine del XII secolo: il Monastero di Paleokastro (o anche detto Darga)
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